Giovedi, 28 marzo 2024 - ORE:12:11

Fisco, liberalizzazioni e lavoro: le mosse di Monti

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Il tavolo tra il governo e le parti sociali per discutere sulla riforma del lavoro, che abolirebbe o modificherebbe l’articolo 18, è stato rinviato. la trattativa è risultata priva di risorse. Dal vertice sugli ammortizzatori sociali tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro del Welfare Elsa Fornero è venuto fuori un niente di fatto: serve più tempo. Il decreto sulle Liberalizzazioni ottiene la fiducia al Senato, i 1.700 emendamenti presentati saltano.

Per quanto riguarda il nuovo Fisco, nella riforma di Monti è previsto uno spostamento della tassazione dalle imposte dirette a quelle indirette in maniera graduale. Si passa quindi dalle imposte sui redditi a quelle di registro, ipotecarie, di bollo, e come l’Iva. Il sistema impositivo viene anche riequilibrato attraverso la modifica della tassazione delle rendite finanziarie e una differente calibratura dei tributi in funzione ambientale. Serrato il pressing nella lotta all’elusione, erosione ed evasione fiscale.

Questa in particolare è importante perché, come dimostrano i risultati dell’indagine fatta “Tax research London” , la stima dell’evasione fiscale nel 2009 è di 180, 257 miliardi, un terso (quasi) delle entrate totali. Seguita da Francia e Germania, l’Italia da il cattivo esempio in Europa. Attraverso l’Atto di indirizzo all’amministrazione fiscale, Mario Monti ha tracciato le linee guida della politica tributaria del prossimo triennio. Spostamento dunque dall’Irpef alle imposte indirette, tassazione più leggera sul lavoro e più accentuata sui patrimoni, revisione delle tasse sulle rendite finanziarie e sui consumi.

Monti vuole anche eliminare, con una revisione della normativa fiscale attuale, tutte quelle norme che possono comportare un’erosione della base imponibile. Il presidente del Consiglio italiano invita alla prudenza però, come anche il sottosegretario alle Finanze, Vieri Ceriani, che di recente ha risposto a che chiedeva sgravi fiscali per l’agricoltura “l’Italia non è ancora fuori dai rischi, il governo non può prendere impegni in questo senso”. Il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli, oltre ad invitare alla prudenza, afferma che il governo non ha accantonato il progetto di redistribuzione del tesoro sottratto all’evasione.

Queste le sue parole: “ le maggiori entrate che arriveranno dalla lotta all’evasione fiscale vogliamo ridarle ai cittadini. Il fondo taglia tasse non è stato fatto perché ancora i ricavi non ci sono e non sono quindi quantificabili”. Sulle Liberalizzazioni il provvedimento è stato approvato, come del resto era previsto, in tempi rapidissimi al Senato. Ora si passa alla Camera dove il decreto è all’ordine del giorno dell’Aula a partire dal 19 marzo e dovrà essere varato entro il 24. Anche questo voto di fiducia appare già oggi scontato.

Monti ha dichiarato: “seguiremo con la dovuta attenzione anche il dibattito alla Camera per assicurarci che il testo finale contenga i risultati desiderati in termini di sviluppo, occupazione, di minore costo per le imprese e i cittadini”. La trattativa sulla riforma del mercato del lavoro è stata rinviata dal governo, che ha rinunciato ad incontrare sindacati e imprese. Monti e i suoi ministri hanno infatti preso atto che le risorse per finanziare la modifica degli ammortizzatori sociali, per adesso, non ci sono.


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