Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:06:05

Il mercato immobiliare sta colando a picco, nessuno compra

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Il calo delle compravendite immobiliari registra un brutto segnale

Non è una novità che in Italia si presentino situazioni davvero scomode per quanto riguarda il mercato degli immobili. Secondo i dati del corriere della sera (raccolti da Abi e Agenzia delle Entrate) nel 2012 il mercato della casa avrebbe perso qualcosa come 150mila compravendite rispetto al 2011.

Una riduzione del 27,5% per i volumi di compravendite delle case

In un paese dove non si intravede un futuro certo crescono sempre di più gli affitti e i mutui insoluti, poichè una famiglia su 3 in media non può permettersi di comprare una casa di proprietà. Se negli anni 70′ lo status sociale era proprio guadagnare per crearsi una famiglia e avere un immobile proprio, adesso alle soglie del 2013 la storia è completamente diversa. Qui non si tratta semplicemente di una questione di calo dei consumi e degli investimenti. Qui trattiamo di un discorso molto più ampio. Manca la richiesta di lavoro per le nuove generazioni e di conseguenza come possono i nostri giovani intravedere un futuro e di conseguenza una maturità lavorativa in un paese che non ne offre affatto?

Ma cerchiamo di vedere in dettaglio dove si è registrata una maggiore o minore perdita di potere d’acquisto di una casa. Rispetto alla riduzione del 27,5% nelle zone periferiche, è stata registrata una perdita del 24,8% intorno ai capoluoghi. Per quanto riguarda il target geografico parliamo di un nett calo del 28,3% per quanto riguarda le zone nord-est d’Italia.

Un calo netto del mercato immobiliare  anche nelle grandi città italiane

Drastica è stato anche la vistosa crisi nelle otto principali città italiane (parliamo di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) dove  il calo delle compravendite è stato del 22,4% con un valore di scambio stimato di circa 19,5 miliardi di euro, ovvero 5,7 in meno rispetto al 2011.

Dove andremo a finire? C’è chi ancora spera che tolgano l’Imu.


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