Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:23:03

Grecia: dall’Ue è ultimatum

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Il summit di domenica scorsa si è rivelato un fallimento: i principali mercati sono stati trascinati giù. A partire da Milano, che ha perso lo 0,30%, hanno risentito delle incertezze della Grecia: Parigi, che ha perso lo 0,66%, Londra, meno 0,15%, Madrid, meno 0,29%, e infine Francoforte, l’unica che ha finito quasi in parità, meno 0,03%. E dire che la settimana scorsa era stata, complessivamente, positiva. La Grecia ora spaventa le Borse europee sempre più, a causa del rischio di insolvenza sui pagamenti. I temporeggiamenti e le esitazioni di Atene sono dovute, in un clima di proteste interne e pressioni internazionali, alla mancanza di un accordo tra i maggiori partiti politici sui sacrifici da imporre alla popolazione; sacrifici che l’Ue, la Bce e l’Fmi pretendono in cambio di aiuti economici. Il tempo stringe, serve un accordo tra le parti politiche entro il 13 febbraio. Il premier del governo tecnico, Lucas Papademos, in questi giorni sta cercando in tutti i modi di trovare un piano condiviso dai leader dei tre principali partiti che sostengono attualmente il governo ad interim. L’obbiettivo è riuscire a sottoscrivere gli impegni sulle misure di austerità e sulle riforme per poter ricevere dall’Ue 145 miliardi (inizialmente ne erano previsti 130). Se l’accordo non arriva entro il 13 febbraio, Atene non potrà restituire i 14,5 miliardi di titoli del debito pubblico che a marzo scadono. Il responsabile degli Affari economici e dell’euro e portavoce del vicepresidente della Commissione europea, Ollie Rehn ha dichiarato che “la Grecia è già fuori tempo massimo”. Bruxelless dunque non gradisce per niente i ritardi di Atene. Al vertice bilaterale tra la Francia e la Germania, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Repubblica francese Nicholas Sarkozy si sono trovati d’accordo, come del resto è accaduto molto spesso negli ultimi tempi, sull’ultimatum da dare ad Atene. I due leader hanno fatto capire chiaramente di aver perso la pazienza. Sarkozy ha detto che “la Grecia deve seguire l’esempio italiano: assumersi le proprie responsabilità e votare le riforme”. La Merkel è stata molto più dura, “se la Grecia non mette all’opera le misure concordate con l’Ue non ci sarà l’accordo sugli aiuti”. In pratica il messaggio è: senza il rispetto dei sacrifici niente soldi; o vengono fatte le riforme, o è finita. Il governo ellenico ha così annunciato tagli nel pubblico impiego. Si parla di 15mila posti di lavoro tagliati. I sindacati greci hanno confermato lo sciopero generale. Aggiornamenti a breve.


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