Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:05:07

Supermercati: scaffali vuoti, il blocco danneggia l’economia italiana

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I disagi delle ultime ore, che si sono venuti a creare con lo sciopero degli autotrasportatori in tutta Italia, sono tanti: Si parla di strade bloccate, comunicazioni rese difficili da un atmosfera ostile, supermercati in subbuglio e molto caos sul fronte dell’organizzazione. Ma quello che più ne risente al momento è l’economia italiana. E molto più si aggrava la situazione, se teniamo conto che il 90% dei beni viaggia proprio su mezzi di trasporto su strada. Non è così difficile pensare che l’Italia si piazzi ai primi posti in Europa, per quanto riguarda la quantità di aziende attive nazionali per i sistemi di trasporto. Si parla di cifre come 110mila imprese attive, e un fatturato medio all’anno di 46 milioni di euro. Ma cos’è che grava maggiormente sull’Italia e sull’organizzaizione nazionale? Grava la mancanza di investimenti in nel trasporto ferroviario, che su questo blocco si fa sentire.. E ciò significa che qualsiasi prodotto dal più fresco al più stagionato per arrivare a destinazione, viene spostato attraverso un mezzo autostradale. Il  bilancio economico non lascia molto spazi alla fantasia: si parla di prodotti freschi che sicuramente arriveranno danneggiati e improponibili per qualsiasi supermercato. Si parla di ritardi clamorosi che porteranno ad un aumento consistente del debito pubblico. Ad oggi con questo problema di viabilità l’Italia perde circa 50 milioni di profitto al giorno. L’unico aspetto positivo della vicenda sta nel fatto che la popolazione è stata avvisata per tempo sugli eventuali disagi, sia per la mancanza di benzina che per la mancanza di generi alimentari. I distributori di carburante sono stati presi d’assalto nei giorni precedenti. Questo a causa della paura di rimanere senza ciò che risulta indispensabile nel momento del bisogno. E risulta assurdo credere che al litro la benzina ad oggi faccia prezzi a partire da 1.7 euro. Un altro dei settori maggiormente colpito da questo sciopero è quello agroalimentare. Quotidianamente almeno 525 tonnellate vengono trasportate dai mezzi autostradali, molti dei quali sono deperibili. Basti pensare poi alle aziende di mozzarelle che hanno registrato più di 600mila euro di danni sul fatturato in un tempo record di 24 ore. Altro problema che toccaherà a noi cittadini affrontare è il rincaro dei prezzi di genere a alimentare in tanti supermercati. Visto che la richiesta è alta e la quantità poca, sicuramente avremo un impennata dei prezzi. Si parla già del prezzo della zucchina: da 1 euro e 40 cent al mercato all’ingrosso ai quasi 3 euro attuali.

Si attendono provvedimenti da stanotte, anche perchè se non c’è materia prima non c’è lavoro, e senza il profitto non si sopravvive per sbarcare il lunario.  Centri commerciali, supermercati e distributori di carburante non resteranno fermi ancora a lungo. Togliere il blocco ha una priorità molto alta in questo momento.


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